Già 2600 anni fa trattati di Medicina Tradizionale Cinese auspicavano che nell’alimentazione quotidiana fosse prevista qualche bacca di Lycium Barbarum per combattere stati di astenia, reazioni infiammatorie, per acuire la vista e per consentire una buona scorta di energia per gli esercizi fisici.
Ma cos’è una “Medicina Tradizionale”?
Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la Medicina Tradizionale è:
“l’insieme di tutte le conoscenze, l’utilizzo di sostanze, di misure e di pratiche spiegabili e non, basate sulle fondamenta socio-culturali e religiose di una specifica comunità, che si appoggiano esclusivamente sulle esperienze vissute e le osservazioni trasmesse di generazione in generazione, oralmente e per scritto, ed utilizzate per diagnosticare, prevenire o eliminare un disequilibrio del benessere fisico, mentale e sociale”.
Le medicine tradizionali ufficialmente riconosciute dall'OMS sono quella Ayurvedica e quella Cinese che affondano le proprie radici in una storia millenaria; un percorso cognitivo/pratico secolare, la cui ampiezza ne avvalora pertanto l'efficacia e la sicurezza d’uso.
Da notare che il 25% dei principi attivi presenti attualmente nei farmaci allopatici sono costituiti da erbe che millenni fa erano già utilizzati nelle medicine più antiche.
Sono sistemi terapeutici che si interessano all'uomo non solo considerando i sintomi patologici più evidenti e la parte “fisica” e materiale di questi, ma si interessano anche e soprattutto dell'aspetto psico-sociale, allo stato d'animo anche precedente al subentro della malattia, alle emozioni provate ed al rapporto uomo/ambiente.
Medicina Tradizionale Vs Medicina convenzionale
Le medicine tradizionali guardano non direttamente alla malattia, come accade nella medicina ufficiale Allopatica, ma al malato e la malattia, pertanto, viene vista come conseguenza di una disarmonia spirituale che può essere frenata se non prevenuta.
L'uomo viene studiato nella sua interezza, nella sua individualità, nella sua complessità del tutto soggettiva.
La malattia, allora, rappresenta uno squilibrio di energia, uno squilibrio del qi che scorre incessantemente lungo Meridiani invisibili nel corpo umano e riguarda primariamente i nostri corpi sottili (una sorta di strati, di controparti del nostro fisico).
Solo curando i corpi sottili potremo impedire alla malattia di arrivare ad intaccare il fisico.
La medicina ufficiale e convenzionale interviene proprio in questo momento; cioè quando la malattia si è resa ormai manifesta ed i sintomi sono evidenti.
Fondamentale, per le Medicine Naturali, è la Vis Medicatrix, la capacità di autoguarigione propria del nostro organismo e quindi la consapevolezza e la collaborazione del paziente sarà parte integrante della cura.
Certamente sarebbe costruttiva un'interazione e collaborazione tra medicina allopatica e quella tradizionale per dare completezza di diagnosi e terapia al malato.
La famigerata Medicina Tradizionale Cinese (MTC)
E' la medicina a noi giunta più antica e consta di un grande assortimento di possibilità, competenze, conoscenze che impiegano anni per essere interamente comprese dal medico.
Tecniche diagnostiche complesse (studio dei polsi, della cute, degli occhi, dell'odore, della lingua), esercizi che coinvolgono anche il terapeuta (Qi Gong, Tai Chi Chuan), massaggi (Tuina), metodiche di cura (Agopuntura, Moxibustione con sigari di Artemisia, Coppettazione), terapie spirituali (come la meditazione), una dietetica specifica (che considera 5 sapori fondamentali), divinazione (I Ching), prescrizione di sostanze naturali minerali, vegetali ed animali; la MTC rappresenta un'alternativa o un'integrazione efficace alla medicina ufficiale.
Nella MTC fondamentale è il concetto di Ying e Yang rappresentati dall'immagine circolare divisa in una metà bianca (lo yang) ed in quella nera (Yin), il cosiddetto Taijitu, a significare la perpetua compenetrazione e fusione degli opposti complementari: il bianco e nero, la parte femminile e quella maschile, il buio e la luce, il bene ed il male, caldo e freddo, interno ed esterno.
Altro concetto importante quello delle fasi e movimenti che legano l'uomo, le sue reazioni, le sue sensazioni e disturbi all'universo e sono: il legno, il metallo, l'acqua, il fuoco, la terra.
Millenni fa la Medicina Tradizionale Cinese consigliava il Goji come toccasana
2600 anni fa il sovrano Shen Nung, padre della Medicina Cinese, nella sua opera “Pen Ts’ao Ching”, una delle prime testimonianze scritte fitoterapiche, diceva che:
“Le bacche di Goji nutrono e rinforzano il corpo donando forza e vitalità, aiutano il flusso dei liquidi corporei, calmano lo spirito, rinfrescano e rigenerano la pelle e gli occhi”.
Nello “Shennong Ben Cao Jing”, I sec. a.C. si legge:
“Il Lycium tonifica il Jing e il qi e rafforza lo Yin Tao ”
e cioè rinforza il respiro, l’energia vitale e dà la capacità di compiere sforzi fisici.
In un'altra traccia di MTC vi si dice che:
“la bacca di Goji rinfresca gli occhi e rischiara lo sguardo”
Effettivamente è proprio così; la presenza chimica, tra i suoi componenti, di Luteina, Zeaxantina e Betacarotene conferma questa tesi perché questi importanti Carotenoidi aiutano a prevenire la degenerazione maculare, ad assorbire radiazioni luminose dannose per la retina ed a contrastare stati infiammatori ed irritativi contribuendo alla salute dei nostri occhi.
Durante la dinastia Ming, nel “Ben Cao Gang Mu” il medico Li Shi-Zhen sosteneva che:
“Prendere la bacca di goji regolarmente può regolare il flusso di energia vitale e di rafforzare il fisico, che può portare alla longevità.”
e curiosamente narra poi che…
... ma questa è un’altra storia e mi riservo di raccontarvela la prossima volta!