di Susan Menaldo
Quando mangiare e' davvero salutare
Consigli per un'alimentazione che è anche prevenzione.
Nella I parte abbiamo preso in considerazione dei dati statistici recenti sull'incidenza delle patologie tumorali in Italia.
Andiamo ora a scovare qualche buona abitudine, che magari già abbiamo adottato o che conosciamo bene, ma che potremmo aver trascurato un po’.
Prediligere frutta e verdura di stagione (senza arrivare ad essere vegetariani...)
Includere nella dieta quotidiana (ricordiamoci anche che dieta, dal greco dìaita, significa tenore, stile di vita e che quindi non ha nulla ha che vedere con restrizioni e limiti eccessivi) almeno 5 porzioni tra frutta e verdura.
La frutta e la verdura che consumiamo contengono importanti quantità di fibra (nella misura almeno di grammi 15-20 gr al giorno, che ci aiuterà a proteggere il colon retto ad esempio), antiossidanti che combattono i radicali liberi come la vitamina C, la vitamina E, i folati, i carotenoidi, il Selenio, lo Zinco.
Acquistare della frutta di stagione significa comprare un prodotto che proviene da coltivazioni italiane o straniere certificate, che ha maggiori principi nutritivi e meno ausili chimici (pesticidi) e che sfrutta quasi esclusivamente il potere del sole per crescere, che non è stato trasportato per kilometri in condizioni discutibili (eccessivo calore, eccessiva carica germicida, umidità, troppa luce), che non ha contribuito ad incrementare l'inquinamento atmosferico già preoccupante, significa aiutare dove possibile il contadino di casa nostra e la sua attività (i cosiddetti Km 0).
Quali sono gli alimenti di questa stagione? Arance, banane, fragole, kiwi, lampone, mele, pere, asparagi, bietole, broccoli, carote, cavoli, fave, finocchi, radicchio, spinaci, ravanelli, rucola.
Nella piramide alimentare dobbiamo dare la preferenza a cereali (circa 85 gr al giorno), pane, pasta e riso integrali (anche se a tutt'oggi molto spesso “l'integrale” non è altro che crusca addizionata alla farina bianca...perciò prestate molta attenzione!) e legumi.
Questi ultimi contengono grassi e proteine vegetali che sostituiscono ottimamente quelle animali.
Tra i legumi, in particolare, andrebbe consumata la Soia che contenendo Isoflavoni può contribuire ad allontanare il rischio di tumore al seno (gli Isoflavoni hanno la stessa attività degli estrogeni, ma non hanno origine chimica e di sintesi).
Altro consiglio è quello di cercare cibi che contengano grassi Omega-3 e quindi pesce (salmone, sardine, ad esempio), frutta secca (mandorle che hanno anche un'importante quantità di magnesio con le note caratteristiche antispastiche e di riequilibratore dell'umore), semi (ad esempio zucca, lino, girasole), grani di polline (che rinforzano naturalmente il sistema immunitario).
L'ideale sarebbe limitare il consumo di carne a 500 gr a settimana (in particolare non eccedere con manzo, agnello e maiale) e salumi (mi riferisco sopratutto a quelli conservati nelle vaschette perchè contenenti più sodio e conservanti come i nitrati oltre ai grassi saturi) alle 2-3 volte a settimana in modo da allontanare possibili danni ad intestino, vescica e stomaco.
Dovremmo ridurre l'apporto di sale (max 5 gr al giorno) ricorrendo all'aiuto delle spezie che hanno azioni antinfiammatorie, anticancro ed antimicrobiche e che ci permetteranno di raggiungere ugualmente la sapidità del cibo. Limitare il sale non ci aiuterà solo a ridurre la ritenzione idrica, ma anche l'affaticamento cardiaco.
In commercio ce ne sono davvero molte e si possono abbinare in maniera interessante: curry, zenzero e curcuma colorano e profumano vivacemente i nostri piatti, timo, maggiorana, basilico, origano, prezzemolo, rosmarino, anice, peperoncino, cumino, coriandolo, finocchio sono tipiche piantine mediterranee che possiamo coltivare nel nostro balcone.
Dobbiamo cercare di insaporire i nostri piatti anche con aglio e cipolla dalle note proprietà anticancro e di mangiare maggiormente broccoli, cavoli, broccoletti, funghi per uguale motivo.
Limitare l'uso di latte e latticini che sono sì fonte di calcio, ma incrementano l'acidità gastrica (il pH del nostro organismo deve essere più vicino all'alcalinità). Cerchiamo semmai di dare la preferenza a latti parzialmente scremati e formaggi magri per prevenire danni alla prostata.
Altro suggerimento è quello di bere e mangiare yogurt probiotici (almeno 300 gr al giorno) che fanno bene alla flora saprofitica, i batteri buoni che abbiamo naturalmente nel tratto intestinale e che hanno buone influenze anche sull'esercito immunitario oltre che sulla regolarità. Una ricerca attualmente ha dimostrato le indubbie capacità dei probiotici (meglio se sono i probiotici Rhamnosi) anche per contrastare gli sbalzi d'umore.
Ricordiamoci, inoltre, di dare maggiore spazio alla cottura a vapore, al forno, alla bollitura o semplicemente utilizzare cibi crudi e freschi che mantengono intatte le vitamine ed i principi nutritivi.
La frittura (che bontà...) libera purtroppo una sostanza cancerogena chiamata Acroleina, mentre la cottura alla brace libera il Benzopirene. Attenzione a non esagerare perciò!
Anche la cottura a pressione sarebbe da limitare perchè porta via molta parte della buona Vit C.
Ancora...
Dovremmo bere del tè verde (che contiene polifenoli chiamati catechine ed ha un'ottima azione antiossidante se rispettiamo il tempo di infusione di 5 minuti max), un bicchiere di vino rosso al giorno (tra i principi che contiene il più importante è il Resveratrolo che combatte la progressione della malattia cancerosa) e mangiare ogni tanto un quadretto di cioccolato fondente (anche se calorico è ricco di polifenoli).
Interessante è anche l'introduzione nella cucina italiana delle alghe che grazie alle Fucoxantine, al Fucoidano ed ai principi minerali aiutano a combattere la crescita delle cellule cancerose (vedi l'incidenza minore del cancro nella popolazione giapponese).
Importante è anche conoscere bene l'acqua che si beve prediligendo una oligominerale con basso contenuto di sodio (il residuo fisso) e berne almeno 1,5 lt distribuita durante il giorno.
Ridurre l'uso di grassi solidi come burro e margarina che contengono grassi saturi e trans e dare la precedenza in assoluto all'olio extravergine di oliva (il nostro buon olio italiano).
Limitare, ma non evitare del tutto, alcol, bevande zuccherate, caffè, succo di pompelmo (limita l'assorbimento dei medicinali), proteggersi dall'esposizione solare incontrollata, cercare di allattare al seno il proprio bimbo per almeno 6 mesi così da aiutarlo a rinforzare le proprie difese immunitarie.
Non sto dicendo di eliminare, ma di limitare, controllare e selezionare ciò che mangiamo e come lo mangiamo; dobbiamo prendere coscienza del cibo che portiamo in tavola in virtù di una parola chiave: equilibrio.
STILE DI VITA
Fondamentale è conoscere se stessi, sapere dove intervenire se ce n'è bisogno; conoscere i propri punti deboli.
Cominciamo col calcolare il nostro indice di massa corporea (BMI) per capire se il nostro sia un peso normale e giusto, un sovrappeso oppure un'importante obesità su cui lavorare.
BMI= peso in kg/altezza al quadrato
con un risultato inferiore a 18,5 siamo in sottopeso
tra 18,5 e 24,9 parleremo di peso normale
tra 25 e 29,9 siamo in sovrappeso
da 30 in su si parlerà di sovrappeso (di tipo I, II oppure III a seconda della gravità)
Subito sotto, invece, una tabella in cui sbirciare e trovare il proprio peso forma.
Fonte immagine: www.mypersonaltrainer.it
Queste formulette e tabelle (chiaramente con tutti i limiti che portano con sè) potranno cominciare a darci un'indicazione sul nostro stato fisico.
Un impegno fisico moderato, come una camminata per mezz'ora al giorno ad esempio (con un contapassi potrete valutare se avete percorso i famigerati 10.000 passi quotidiani necessari al buon stato fisico), può essere un buon inizio per sentirsi bene.
Quante volte ci avranno detto di non usare l'ascensore, ma le scale oppure di parcheggiare lontano la macchina e fare la strada a piedi? Milioni? Perchè non cominciamo a farlo davvero?!
Curare di più l'alimentazione e lo stile di vita, programmare dei controlli regolari ed integrare la dieta quotidiana con un piccolo aiuto naturale come il Goji sono tutti validi e semplici suggerimenti che possiamo adottare sin da subito.
LE BACCHE DI GOJI COME SPUNTINO SALUTARE
E' ormai chiaro e da più fronti ribadito quanto l'alimentazione abbia parte integrante nella prevenzione e nella terapia contro il cancro (il dott. Franco Berrino del dipartimento di medicina preventiva dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano sta portando avanti questa battaglia da tempo, vedi inchiesta delle Iene su Italia1).
La bacche di goji con la sua scorta di principi attivi aumenta gli intercettatori prodotti dall'organismo, stimola la produzione di globuli bianchi, le truppe a nostra difesa e ne migliora la comunicazione.
Non solo...
Il notevole aumento di SOD dovuto ad oligoelementi come lo zinco ed il rame, presenti nel Goji, rende inoffensivo il Superossido, il radicale più diffuso. L'enzima Glutatione, in collaborazione col Selenio contenuto nella bacca, offre degli elettroni in eccedenza ai ladri radicali liberi e con questo stratagemma li mette fuori combattimento.
L'acido ellagico, altro elemento presente nelle bacche di goji, sostiene il corpo nel combattimento contro sostanze non-self invasive e probabilmente tumorali.
Il pigmento beta-criptoxantina risulta più efficacie del betacarotene nella lotta al cancro ed il Goji ne è ricco, i polisaccaridi delle bacche di goji stimolano le cellule ormai danneggiate ad autodistruggersi in massa (apoptosi) in una sorta di autosuicidio che frantuma la cellula...
...insomma, perchè non avvalersi di un cibo buono e naturale per incrementare le proprie difese immunitarie ed aiutarsi a stare meglio?
P.S.
Se vi stavate chiedendo quando si terrà la Race For The Cure eccovi accontentati: il 18 maggio a Roma un'immensa e felice “massa umana” corrererà nella meravigliosa cornice romana, dalle terme di Caracalla si snoderà per 5 km di corsa o 2 km di passeggiata.
Vi va di farne parte?
Allora date un'occhiata al sito www.komen.it
D'altronde da qualche parte bisogna pur cominciare...!